No, così come avviene per le lingue vocali ogni comunità ha la propria lingua dei segni: in Italia troviamo la Lingua dei Segni Italiana (LIS), negli USA l’American Sign Language (ASL), in Gran Bretagna il British Sign Language (BSL), etc., ciascuna con proprie specifiche varianti territoriali ed un forte legame con le rispettive culture di appartenenza. Due lingue dei segni possono però presentare somiglianze tra loro, come ad esempio per ragioni storico-educative la Langue des Signes Française e l’American Sign Language, anche se le lingue verbali in uso nelle comunità udenti di maggioranza sono geograficamente distanti e molto diverse fra loro.